Nessuno ne ha parlato, ma, un mese
fa, è stata
attivata, sulla piattaforma Rousseau,
la sezione “Lex iscritti che segna un primo passo verso un percorso di
democrazia diretta dal basso all’interno del M5S. Grazie a questo strumento, è
già possibile ad ogni
cittadino iscritto, con competenze in vari settori, fare
proposte di legge che, se
approvate, entreranno a far parte del programma del m5s e veicolate in
parlamento. Dei tutor esperti aiuteranno poi gli iscritti al perfezionamento
dei testi delle leggi proposte.
L’altra novità di oggi sta nel fatto che sono già state
“selezionate e pubblicate,
sul blog di Grillo, le proposte di legge presentate dagli iscritti certificati del MoVimento 5 Stelle e approvate dopo le verifiche formali fissate dal regolamento
relativo da parte dello
staff di Rousseau.
In totale sono state presentate, ad oggi,249 proposte.
In totale sono state presentate, ad oggi,249 proposte.
Di queste, 120 sono state respinte perchè non rispettavano i vincoli formali oppure perchè riguardano temi complessi per i quali è previsto un iter differente. Gli iscritti la cui proposta è stata respinta riceveranno però una mail che spiegjerà nel dettaglio le motivazioni formali della loro esclusione da questa prima selezione.
In sostanza sono state considerate idonee 129 proposte di legge che sono consultabili da oggi e visibili da parte di tutti gli iscritti e non.
Ovviamente ci sarà una ulteriore selezione delle
proposte attraverso il voto da parte degli iscritti.
Superati dunque i dubbi di alcuni della base
sulla trasparenza del processo anche se permangono alcune perplessità sui primi
criteri di selezione, sul metodo di gestione del processo e soprattutto sul
modello di form utilizzato che appare
un po’ complicato per chi non abbia conoscenze e competenze specifiche.
Al di la’ di questi limiti da perfezionare e del rodaggio iniziale, questa
prima sperimentazione in Italia di una forma di democrazia diretta che cerca di
raccogliere le idee dell’intelligenza collettiva, è indubbiamente un evento
rivoluzionario, un fatto unico nel
panorama politico italiano. Meriterebbe un minimo di attenzione da parte dei
media anche perché le implicazioni potrebbero in seguito estendersi ad altre
forze politiche e portare a dei grandi cambiamenti anche a livello
parlamentare.
In generale, possiamo osservare che molta strada i è stata fatta,
nel dibattito e miglioramenti tecnologico-informatici, rispetto alle prime liquid feedback, già’ utilizzate, in alcune
realtà locali , da gruppi di base del m5s, con l’ introduzione di piattaforme sempre più avanzate
e che renderebbero teoricamente possibile a tutte le forze politiche praticare
forme nuove di democrazia partecipata o diretta attraverso la rete.
Ma, per ora, l’unico
a farlo è il m5s e le ragioni, data la crisi di democrazia nel Paese e nella
partitocrazia, mi paiono evidenti. Più difficile capire il silenzio di media ed
intellettuali che forse considerano questa sperimentazione risibile o una
utopia. Oppure perché semplicemente ritengono la notizia poco interessante.
Ma si, meglio
un articolo in più sugli ultimi spot di Renzi.
Resta tuttavia innegabile che, contrariamente a quello che hanno
scritto, in passato, tanti
osservatori scettici o a volte in malafede, il grande sogno delineato da
Roberto Casaleggio della pratica della democrazia diretta attraverso la rete,
non era affatto utopia, in parte, pur con i limiti descritti, nel m5s è da oggi già una realtà
.
lE PROPOSTE DI LEGGE DA VOTARE SONO VISIBILI E VALUTABILI CLICCANDO SUL SEGUENTE LINK:
https://rousseau.movimento5stelle.it/lex/lex_list_1.html
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