sabato 10 settembre 2016

COSA C'E' DIETRO IL LINCIAGGIO MEDIATICO DEL M5S

Questa è la prima domanda che, a mio parere, ogni giornalista un minimo obiettivo e non superficiale, passata la sbornia iniziale, dovrebbe porsi insieme ad ogni cittadino dotato di razionalità ed un minimo di senso critico per capire quel che sta davvero accadendo a Roma.


Valutare attentamente gli interessi, i rapporti di forza, gli interessi delle varie forze politiche e gli strumenti del controllo mediatico in loro possesso.

Non è infatti possibile capire altrimenti l’intensità inusitata di un attacco mediatico distruttivo, senza precedenti nei confronti di una forza politica di opposizione, per altro spesso fondato su mistificazione ed amplificazione dei fatti e della loro gravità, senza che dietro ci sia una regia politica di qualcuno con obiettivi ben chiari.

Esaminiamo dunque i fatti nella loro nudità accertata:
-la Muraro, scelta per le sue competenze e conoscenze dalla Raggi, con la speranza forse anche di scoperchiare, grazie alle sue conoscenze, i residui del malaffare romano e della gestione politica precedente, mente nascondendo di essere indagata, per motivi probabilmente veniali, da Aprile;
-la Raggi, messa al corrente dalla Muraro, comunica la cosa a Di Maio, ma non ai cittadini commettendo un errore di trasparenza. Perché lo fa, pur sapendo che questo andava contro i valori e le regole del m5s e che prima o poi la cosa sarebbe emersa? Voleva proteggere la Muraro considerando più importante dell’etica interna un utilizzo da parte della commissione ecomafia e magistratura del suo report sulla gestione politica precedente o lo ha fatto solo per coprire il suo errore nella scelta e salvaguardare l’immagine del m5s?
-Luigi Di Maio, pensando che la Muraro fosse indagata per denuncia di un esponente pd, sottovaluta la cosa e non la comunica al resto del direttorio. Chiede scusa e fa onesta autocritica in piazza con i cittadini. Tuttavia si decide nella riunione con il Direttorio e Beppe Grillo di non farla dimettere Decisione che però non è comunque coerente con la scelta fatta nei confronti di Pizzarotti.
.- la Raggi scopre in seguito che un magistrato da appena scelto, per reintegrare la squadra di governo, risulta anche lui indagato per abuso d’ufficio e ne revoca la nomina. Il magistrato, allibito, parla di un complotto;
-un altro magistrato prima aveva accusato Cantone di decimare la giunta Raggi.


Qualche giornalista, più propriamente parla di giallo a Roma. Ma poi non si è spinto oltre. Eppure, in ogni giallo che si rispetti, come in ogni indagine reale, c’è sempre un colpevole ed un movente. E, di solito, il colpevole di un delitto è colui che più ne beneficia degli effetti. Chi si avvantaggia maggiormente di questo tentativo di delegittimazione del m5s? 
Questa l’altra domanda chiave che, a mio parere, ci si dovrebbe porre: “cui prodest?”

La risposta mi pare evidente.

Paradossalmente è proprio la virulenza di questi attacchi costruiti sopra degli errori in fondo veniali rispetto ai gravi fatti di corruzione delle altre forse politiche, che avvalora la tesi di una regia politica occulta, pensata, preparata e pianificata forse da tempo. Consideriamo inoltre il fatto che il pd e le destre a Roma hanno ancora molti agganci e forse relazioni con i poteri forti e che dunque possono giocare in casa contro il m5s.

M i pare anche evidente che l’ obiettivo, o movente, è quello cercare di distruggere l’immagine del m5s Gonfiare ad arte gli errori, seppur veniali, sopra ricordati, far dimenticare mafia capitale , distogliere l’attenzione dai fallimenti e disastri del governo Renzi e presentare i Grillini come incapaci inesperti, inadatti a governare. Sono queste infatti le parole d’ordine chiave che si possono ricavare da una lettura critica di giornali di tutte le tendenze,su telegiornali trasmissioni televisive varie dove ogni giorno si sparla del m5s senza alcun contraddittorio.

Chiudo questa disamina evidenziando l’anomalia sospetta di un Renzi che improvvisamente si mostra generoso, distaccato, oserei dire nobile ,come non volesse infierire sul m5s, che prima aveva sempre attaccato.
Lo credo bene: ci pensano i media, che in gran parte controlla a fare il lavoro sporco in vista del referendum e delle prossime elezioni nazionali., a far dimenticare i fallimenti delle sue politiche , a rilanciare una immagine ormai in declino, a salvare il sistema dall’assalto dell’unica forza politica di opposizione a questo sistema. Se non ci riuscirà potrà sempre comunque cambiare la legge elettorale da lui stessa voluta.
Ma di questo, naturalmente, nessuno parla più.

Nessun commento:

Posta un commento

Il blog è aperto ai commenti dei lettori, ognuno è responsabile di quel che scrive .I commenti con insulti personali verranno rimossi.