domenica 11 settembre 2016

ORA, COME DI MAIO, ANCHE Il FATTO QUOTIDIANO CHIEDA SCUSA

Come noto, in questi giorni  di fine ferie, per chi ha potuto permettersele,  i cittadini italiani, sono stati sommersi da un insolito  vortice  di notizie ripetute come un mantra su tutte le reti televisive: titoloni su una  presunta crisi esiziale della giunta Raggi e di tutto  m5s. Intere prime pagine  sul caso Muraro


Quel che ha stupito  è stato  il conformismo mediatico ad ampio “Raggi-o”, la spropositata intensità e violenza  del  tam tam  delle notizie, spesso per altro fondate  non su fatti reali  e fonti certe, ma su illazioni, chiacchiericci da  corridoio o bar.
Sono state  utilizzate le stesse parole chiave come ci fosse un direttore del coro comune: “ crisi del m5s. governo di incapaci, grillini  impreparati…guerra interna tra bande .. Grillo interviene.. o forse no,no il direttorio si riunisce ed impone alla Raggi la revoca .., no la Raggi resiste ..il direttorio commissaria una  Raggi etero diretta,. m5s inaffidabile ecc.”
Mi aspettavo questo attacco, come molti cittadini,ormai svezzati e ne avevo anche scritto, dopo la vittoria della Raggi le ragioni : http://controinformazione5stelle.blogspot.it/2016/06/elezioni-amministrative-2016.html   ma non così presto, dato il tempo limitato trascorso dall’insediamento della Raggi, e con questa virulenza. Evidentemente le scadenze referendarie hanno sganciato la molla e, in certi momenti  di impazzimento, è sembrato quasi  di respirare il clima del “dagli all’untore” di manzoniana memoria.
Perfino il Fatto Quotidiano sembra esserne stato contaminato, con una miriade impressionante di articoli anti- m5s, con interventi  faziosi come quelli di un suo giornalista a Linea Notte  sul tg 3. Ricordo anche che, con un suo articolo,  P.Gomezha invitato  perentoriamente la Raggi a chiedere scusa o dimettersi per aver mentito, quando a mentire, almeno formalmente, è stata semmai la Muraro e,  se si guardano le cose nell’ottica che spiegherò in seguito,  forse aveva anche un motivo logico per farlo e così la sindaca pentastellata  di  dilazionare la notizia: Raggi  che, per altro, aveva informato il direttorio anche se avrebbe dovuto farlo soprattutto con i cittadini.
Il direttore, Travaglio,  invece,  dopo aver partecipato ad una vergognosa trasmissione di linciaggio senza contraddittorio sulla 7( In Onda), alla faccia di ogni  par condicio, con ospiti che poco sanno o hanno capito del m5s,  ha auspicato le   dimissioni  della Muraro,  però anche, bontà sua, di Sala a Milano, dopo essersi però insolitamente conformato,  in quella trasmissione,  al coro dei “grillini “ incapaci, ingenui,  impreparati “ecc.
La mia impressione, al di là della mia appartenenza al m5s,  è che il Fatto Quotidiano, che ha partecipato a questo  spettacolo circense indecoroso, sia scivolato su una buccia di banana buttata lì da chi sta dietro la regia di questa campagna mediatica. Almeno mi auguro sia solo questo.  Non può comunque ora   nascondersi dietro gli articoli onesti ed obiettivi,  per altro successivi, di Cannatà o di Massimo Fini.
Dopo la miriade di articoli anti-m5s ,  perfettamente in linea, o quasi, con quelli del Corriere e di "Repubblica, ci vuol altro per ripristinare  un minimo di  par condicio  violata  a tutto danno del m5s e recuperare l’immagine di un giornale libero, che si fonda sui fatti  e realmente  contro il potere.
Su una cosa però Gomez e Travaglio avevano   ragione:l ’errore principale del direttorio è stato quello di non aver ancora scritto regole chiare e condivise per la gestione di queste crisi locali e di applicare un sistema coerente decisionale allargando, aggiungo io, l’area dei garanti per gestire meglio le crisi e che ci sarebbe voluta  maggior trasparenza da parte della Raggi con i cittadini romani.
Ma, da qui a scatenare giudizi pesanti sul movimento  gonfiandone le responsabilità, ce ne passa.
 Vorrei peraltro far notare, che a nessuno,  nemmeno a giornalisti solitamente attenti ed onesti intellettualmente,  è venuto in mente che forse la Raggi non ha parlato e difeso, nonostante l’avviso di garanzia, la Muraro perché potrebbe essere il suo cavallo di Troia per scardinare eco-mafie e poteri forti presenti a Roma.Ipotesi avvalorata dalla consegna da parte della stessa  Paola Muraro, di un faldone di circa un migliaio di pagine con report, documenti ed email in commissione Ecomafie.  Un materiale che è già stato richiesto dei pm della Procura di Roma e che potrebbe far luce  su tante vicende di corruzione nelle gestioni  politiche precedenti e forse fornire altri tasselli su mafia capitale.
Oramai  comunque il danno di immagine è fatto. Naturalmente, Renzi e Boschi se la ridono e gongolano. Il gran polverone ha permesso loro di respirare  facendo cadere nel silenzio le notizie davvero gravi ed il m5s perderà ovviamente tanti voti.
Forse i due giornalisti citati , che pure  credo abbiano agito in buona fede, dovrebbero domandarsi ammesso, e non concesso, che questa globale  macchina del fango, riesca ad infangare  e distruggere l’immagine dell’unica forza politica di opposizione a questo sistema malato, che resterà di questo paese disastrato da anni di autentica mala-politica e cattiva informazione?

Pensano  davvero, in questa circostanza,  d’aver reso un servizio utile al Paese?

Versione pubblicata sul Fatto quotidiano Social

1 commento:

  1. Perfettamente d'accordo anche se poi hanno fatto retromarcia si sono allineati con tutti i giornali di potere contro il m5s per fatti minimi gonfiandoli.

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