Come noto, in questi giorni di fine ferie, per chi ha potuto
permettersele, i cittadini italiani,
sono stati sommersi da un insolito vortice di notizie ripetute come un mantra su tutte
le reti televisive: titoloni su una
presunta crisi esiziale della giunta Raggi e di tutto m5s. Intere prime pagine sul caso Muraro,
Quel che ha stupito
è stato il conformismo mediatico
ad ampio “Raggi-o”, la spropositata intensità e violenza del
tam tam delle notizie, spesso per
altro fondate non su fatti reali e fonti certe, ma su illazioni,
chiacchiericci da corridoio o bar.
Sono state
utilizzate le stesse parole chiave come ci fosse un direttore del coro
comune: “ crisi del m5s. governo di incapaci, grillini impreparati…guerra interna tra bande .. Grillo
interviene.. o forse no,no il direttorio si riunisce ed impone alla Raggi la
revoca .., no la Raggi resiste ..il direttorio commissaria una Raggi etero diretta,. m5s inaffidabile ecc.”
Mi aspettavo questo attacco, come molti cittadini,ormai svezzati e ne avevo anche scritto, dopo la vittoria della Raggi le ragioni : http://controinformazione5stelle.blogspot.it/2016/06/elezioni-amministrative-2016.html ma non così presto, dato il
tempo limitato trascorso dall’insediamento della Raggi, e con questa virulenza.
Evidentemente le scadenze referendarie hanno sganciato la molla e, in certi
momenti di impazzimento, è sembrato
quasi di respirare il clima del “dagli
all’untore” di manzoniana memoria.
Perfino il Fatto Quotidiano sembra esserne stato
contaminato, con una miriade impressionante di articoli anti- m5s, con
interventi faziosi come quelli di un suo
giornalista a Linea Notte sul tg 3. Ricordo
anche che, con un suo articolo, P.Gomezha invitato perentoriamente la Raggi a
chiedere scusa o dimettersi per aver mentito, quando a mentire, almeno
formalmente, è stata semmai la Muraro e,
se si guardano le cose nell’ottica che spiegherò in seguito, forse aveva anche un motivo logico per farlo
e così la sindaca pentastellata di dilazionare la notizia: Raggi che, per altro, aveva informato il direttorio
anche se avrebbe dovuto farlo soprattutto con i cittadini.
Il direttore, Travaglio,
invece, dopo aver partecipato ad
una vergognosa trasmissione di linciaggio senza contraddittorio sulla 7( In
Onda), alla faccia di ogni par condicio,
con ospiti che poco sanno o hanno capito del m5s, ha auspicato le dimissioni
della Muraro, però anche, bontà
sua, di Sala a Milano, dopo essersi però insolitamente conformato, in quella trasmissione, al coro dei “grillini “ incapaci,
ingenui, impreparati “ecc.
La mia impressione, al di là della mia appartenenza al
m5s, è che il Fatto Quotidiano, che ha
partecipato a questo spettacolo circense
indecoroso, sia scivolato su una buccia di banana buttata lì da chi sta dietro
la regia di questa campagna mediatica. Almeno mi auguro sia solo questo. Non può comunque ora nascondersi dietro gli articoli onesti ed
obiettivi, per altro successivi, di
Cannatà o di Massimo Fini.
Dopo la miriade di articoli anti-m5s , perfettamente in linea, o quasi, con quelli
del Corriere e di "Repubblica, ci vuol altro per ripristinare un minimo di
par condicio violata a tutto danno del m5s e recuperare l’immagine
di un giornale libero, che si fonda sui fatti e realmente
contro il potere.
Su una cosa però Gomez e Travaglio avevano ragione:l ’errore principale del direttorio
è stato quello di non aver ancora scritto regole chiare e condivise per la
gestione di queste crisi locali e di applicare un sistema coerente decisionale
allargando, aggiungo io, l’area dei garanti per gestire meglio le crisi e che
ci sarebbe voluta maggior trasparenza da
parte della Raggi con i cittadini romani.
Ma, da qui a scatenare giudizi pesanti sul movimento gonfiandone le responsabilità, ce ne passa.
Vorrei peraltro
far notare, che a nessuno, nemmeno a
giornalisti solitamente attenti ed onesti intellettualmente, è venuto in mente che forse la Raggi non ha
parlato e difeso, nonostante l’avviso di garanzia, la Muraro perché potrebbe
essere il suo cavallo di Troia per scardinare eco-mafie e poteri forti presenti
a Roma.Ipotesi avvalorata dalla consegna da parte della stessa Paola Muraro, di un faldone di circa un
migliaio di pagine con report, documenti ed email in commissione Ecomafie. Un materiale che è già stato richiesto dei pm
della Procura di Roma e che potrebbe far luce
su tante vicende di corruzione nelle gestioni politiche precedenti e forse fornire altri
tasselli su mafia capitale.
Oramai comunque il
danno di immagine è fatto. Naturalmente, Renzi e Boschi se la ridono e
gongolano. Il gran polverone ha permesso loro di respirare facendo cadere nel silenzio le notizie
davvero gravi ed il m5s perderà ovviamente tanti voti.
Forse i due giornalisti citati , che pure credo abbiano agito in buona fede, dovrebbero
domandarsi ammesso, e non concesso, che questa globale macchina del fango, riesca ad infangare e distruggere l’immagine dell’unica forza politica
di opposizione a questo sistema malato, che resterà di questo paese disastrato
da anni di autentica mala-politica e cattiva informazione?
Pensano davvero,
in questa circostanza, d’aver reso un
servizio utile al Paese?
Versione pubblicata sul Fatto quotidiano Social
Versione pubblicata sul Fatto quotidiano Social
Perfettamente d'accordo anche se poi hanno fatto retromarcia si sono allineati con tutti i giornali di potere contro il m5s per fatti minimi gonfiandoli.
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