Fin qui si è trattato solo di qualche schermaglia con alcuni chiarimenti su alcuni temi programmatici di un vasto programma di
governo. La campagna elettorale del M5S e il confronto con quello che dovrebbe essere, stando ai
sondaggi, il suo unico avversario per la
vittoria, stante il tracollo del PD renziano, è partita infatti con toni relativamente
tranquilli..
A differenza del centrodestra, che sulle reti del Cavaliere martella quotidianamente su una presunta “incompetenza
grillina”, in modo speculare a Renzi, sulle tv pubbliche, , sembrano aver
già sparato, in anticipo, tutte le cartucce, la campagna del M5S assomiglia ad macchina
diesel che procede per gradi, aspettando l’ultimo tratto di percorso prima di
innestare la quinta .
Insomma, mi pare che il
leader del movimento, tacciato di inesperienza, sembri invece essere ben
consapevole, che le elezioni, in Italia, si vincono negli ultimi giorni e
sembrano aver programmato,collettivamente, in tale prospettiva, la loro campagna elettorale.
In questo quadro, il convegno di Pescara rappresenta,
a mio parere, una tappa importante, non
solo perchè luogo di incontro, confronto ed approfondimento reale tra
attivisti, quasi una centrale formativa per i nuovi iscritti, ma in quanto, nell’ultimo dei 3 giorni previsti, verranno
comunicati i vincitori delle parlamentarie
di camera e senato.
Verranno inoltre approfonditi, durante seminari e corsi, alcuni temi chiave del corposo programma, costruito in parte dal
basso in parte attraverso il contributo di esperti della società civile in
tutti i settori.
Una risposta indiretta, con i fatti, alla la tesi monocorde degli avversari
politici di una presunta incapacità ed
incompetenza di governo del M5S.
Contrariamente a quanto si afferma anche su molti media di
sistema, come chiarito recentemente da
Di Maio, il programma del M5S consta
di un ricco un testo di centinaia
di pagine dove sono elencati, nel dettaglio, obiettivi e contenuti con relative
coperture studiate per ogni
provvedimento.
Un programma ricco di tanti contributi alla risoluzione dei
problemi del Paese. Un tomo apparentemente
alla Prodi, con la sostanziale differenza che qui si tratta solo di contenuti
elaborati col concorso anche dell’intelligenza collettiva e non di mere precisazioni che il Professore
fu costretto ad introdurre a causa dell’
eterogeneità della sua coalizione.
Il M5S si presenta infatti da solo e sembra ancora convinto che, senza bisogno di
alleanze ed inciuci, potrà garantire
quella governabilità messa a rischio dalla pessima legge elettorale messa in
campo da PD e Centrodestra.
La comunicazione invece ai cittadini , della squadra di
governo, con candidati provenienti anche dalla società civile, dovremo aspettare gli ultimi giorni di
campagna elettorale. Se risulteranno persone affidabili e credibili credo ci
sarà un ulteriore aumento esponenziale di consensi per il M5S. Non darei dunque
così scontato in fatto che non possa
avere la maggioranza per poter governare anche da solo.
E’ forse con questa consapevolezza , o speranza, che i
principali leader penta stellati, da Di
Maio a Di Battista, mostrano un certo ottimismo e tranquillità che stride col nervosismo e gli
attacchi, spesso ripetitivi e scomposti degli avversari politici.
Molto dipenderà ovviamente
da come i penta stellati sapranno condurre e gestire le fasi della restante campagna
elettorale.
D’altra parte almeno una cosa è ormai chiara a molti
elettori: dovranno cercare di decidere
se preferiscono, per il bene del Paese, la riproposizione, già sperimentata,
oggettivamente fallimentare, di un
governo delle destre o di un nuovo
inciucio PD-PDL, con programmi inconciliabili oppure dare una possibilità ad un
movimento nuovo che propone un
cambiamento radicale di contenuti e di metodo.
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