Un anno fa, pubblicavo sul mio blog un
post dove sostenevo che, per governare bene, è fondamentale mettere gli uomini
giusti nei posti giusti.
E’ quel che Luigi .Di Maio ha fatto oggi
proponendo la sua squadra di governo ed indicando il ruolo che ogni singolo
soggetto ricoprirà, nei vari ministeri, sulla base delle proprie specifiche
competenze.
Con questa mossa finale del
cavallo, l’ “inesperto ragazzotto” Di Maio è riuscito dunque, in pochi giorni, a far
evaporare la tesi, diffusa in questi anni da media ed avversari politici, di una presunta inaffidabilità
ed incompetenza sua e del M5s come forza di governo. Non stupiscono perciò le tante reazioni nervose e stizzite di Pd e
Centrodestra di fronte a questa scelta per loro inusuale.
Infatti, mentre
chi vota Pd o centrodestra dovrà scegliere praticamente a scatola
chiusa, nel M5s tutto è invece chiaro fin da ora, sia sugli uomini di governo
che proporrà come ministri, sia sul
metodo attraverso il quale Di Maio, qualora avesse l’incarico da Mattarella,
intende procedere per tentare di dare un
governo al Paese.
Ha infatti precisato che non
ci saranno alleanze con gli altri partiti o accordi sulle poltrone, ma solo sul
programma. Piaccia o no si tratta di un
radicale cambiamento rispetto
agli inciuci e trasformismi del passato.
D’altra parte, scorrendo il curriculum
dei possibili ministri individuati dal
leader pentastellato, (
tra cui spicca il nome di Andrea Roventini
candidato a Ministro dell'economia, che
ha collaborato con il premio Nobel Stiglitz). ci si rende conto che non solo sono esperti nei settori per cui sono stati proposti, ma che hanno anche una profonda
e concreta esperienza di lavoro in quelle aree. Non solo dei tecnici dunque, ma
persone con conoscenza diretta dei
problemi che dovranno eventualmente affrontare e cercare di risolvere.
Nei giorni precedenti questa
campagna elettorale, avevano perso consistenza, di fronte ai dai fatti, altre tre
accuse mosse frequentemente al M5s da avversari politici e detrattori: la
mancanza di trasparenza e democrazia, l’insinuazione di essere una
forza politica eterodiretta da Grillo e quella di essere, in
relazione alla questione morale, un
partito uguale agli altri.
Mi pare infatti difficile negare queste evidenze:
1-i nomi degli uomini proposti
oggi da Di Maio sono stati comunicati prima delle elezioni proprio per una
questione di trasparenza e non solo, come affermano i detrattori, per mera
strategia politica, al fine di consentire ai cittadini di valutare, oltre al programma, la
composizione della squadra e poter scegliere con maggior chiarezza;
2- Grillo ha ceduto da tempo
a Di Maio la direzione del movimento facendo un passo indietro;
3-infine i vertici del M5s,
pur commettendo alcuni errori, hanno sempre fatto pulizia di tutte le mele
marce interne, diversamente da altri partiti
che continuano, imperterriti, a
candidarli nelle loro liste.
Insomma, a volte, anche in
politica le bugie di certa stampa hanno le gambe corte.
Non so quanto tutto questo sposterà in termini di
consensi elettorali, rispetto alle indicazioni degli ultimi sondaggi noti,
tuttavia credo che questi fatti peseranno molto nel giudizio finale di tanti
Italiani indecisi.
Penso inoltre che
ultimamente il M5s abbia acquisito presso l’elettorato una maggiore credibilità
come forza politica in grado di governare e cambiare davvero questo Paese.
Nessun commento:
Posta un commento
Il blog è aperto ai commenti dei lettori, ognuno è responsabile di quel che scrive .I commenti con insulti personali verranno rimossi.