ARTE E CULTURA


PROPOSTA DI LEGGE APPROVATA SU LEX ISCRITTI PORTALE DEL M5S PER LA DEMOCRAZIA DIRETTA

Legge quadro per la valorizzazione dell'arte visiva italiana contemporanea.


Parlamento nazionale
Tema
TEMA: promozione dell'arte visiva contemporanea di qualità.
Obbiettivo
OBIETTIVO: promuovere e far emergere l'arte di qualità di artisti meritevoli operanti sul territorio nazionale attraverso mostre in grandi spazi istituzionali italiani ed europei.
Descrizione
DESCRIZIONE:
la mancanza di politiche nella gestione e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, di progetti organici e di sviluppo di questo settore sono tra le cause del declino, anche economico, del nostro paese.

Per quanto riguarda l’arte contemporanea, in Italia, c'è scarsa attenzione da parte delle istituzioni, per lo sviluppo e la promozione dell'arte contemporanea e degli artisti che operano sul territorio. In sostanza, un oligopolio privato detta le mode e linee di tendenza delle grandi manifestazioni e fiere d'arte in base a proprie regole e criteri,spesso arbitrari. Pochi grandi gruppi o gallerie decidono  cosa sia arte cosa no. Le associazioni di base culturali ed artistiche operanti, stante la scarsità dei mezzi finanziari, non possono da sole sopperire alle carenze pubbliche senza aiuti e supporti e regole precise, sia a livello nazionale che regionale e comunale. Lo stato dovrebbe dunque farsi promotore di una azione di sostegno attraverso una legge quadro atta a stabilire nuove norme e regole per censire, selezionare e finanziare le associazioni artistiche e gli artisti meritevoli operanti in Italia. Lo strumento è quello della creazione di apposite commissioni pubbliche formate da persone competenti (artisti, critici, storici dell’arte, uomini di cultura ecc.) nominate, con un processo trasparente,dalle Istituzioni nazionali preposte, per operare una selezione, secondo criteri si seguito specificati, degli artisti e delle associazioni meritevoli di essere sostenuti e valorizzati a livello nazionale ed internazionale attraverso mostre in grandi spazi istituzionali o grandi fiere d’arte ed altre iniziative a livello nazionale ed internazionale.

CRITERI DI VALUTAZIONE E SELEZIONE ARTISTICA
In assenza di criteri minimi, mi pare che pur nei margini della soggettività di giudizio, occorrerebbe  considerare come basi di partenza per un giudizio meno arbitrario i seguenti fattori:

: -originalità, unicità e coerenza della ricerca e del percorso artistico nel tempo:
- qualità e tecnica espressiva unite ad attualità e profondità dei temi e nella poetica..
Stato della legislazione
STATO DELLA LEGISLAZIONE: non esistono attualmente leggi specifiche per favorire una mappatura territoriale degli artisti operanti sul territorio con  regole chiare e criteri di valutazione per un minimo di oggettività nella selezione,di quelli meritevoli di un sostegno e di una promozione da parte delle istituzioni,  nè commissioni pubbliche per decidere in trasparenza e con competenza quali artisti contemporanei siano meritevoli di una valorizzazione.
Comparazione
 COMPARAZIONE:  anche in Europa, sebbene in alcuni paesi gli artisti siano meglio valorizzati ed in alcuni casi godano di sussidio o stipendio pubblico, rileviamo il dominio di iniziative private scarsamente per altro coordinate da parte di grandi gruppi mercantili, fondazioni, gallerie, direttori di musei che monopolizzano e decidono le regole e condizionano il mercato globale.
Esperienza
COMPETENZE: Docente ed Artista che opera sul territorio da un trentennio e ex presidente di una associazione artistico-culturale.
Stato
Approvata
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I “POSSINO AMMAZZARLI” DEL SISTEMA ARTE

Angelo Mazzoleni ;"Solitudo".tec.mis.su tela.
Se volessimo rappresentare, con un’ immagine naturale, il complesso sistema dell’arte contemporanea, esso ci apparirebbe, oggi, come un’intricata giungla dove prevale la legge del più forte, anche se    Ignorante.
 Sembra essersi perduto, nel cinismo e nella competizione di una società globale, ciò che secoli di evoluzione umana dovrebbero aver prodotto di positivo: coscienza di sè e degli altri, fantasia, sensibilità, cultura, giustizia, amore per la bellezza e per il bambino creativo che è in noi.

Nella realtà attuale, il mondo dell’arte contemporanea, ma anche quello della comunicazione e della cultura,  appare, più di quanto lo sia mai stato storicamente,  come  uno specchio speculare del sistema malato della politica e dell’economia del pensiero unico imperante.  L’unica differenza sta nel fatto che, almeno nel mondo dell’arte, non si è ancora scaduti nella menzogna e corruzione sistemica del mondo politico o  nella disonestà intellettuale, pettegolezzo e maldicenza  del sistema dell’informazione.

Tuttavia, anche qui, la globalizzazione, anziché allargare gli orizzonti, sembra averli reclusi nella gretta visione di un paesino del profondo sud,una dimensione surreale, spesso tragicomica, dove è possibile incontrare personaggetti  arroganti ed incolti   che dirigono gallerie: i “possino ammazzarli” del mondo dell’arte.

Ma anche ai piani più alti, in grandi gallerie e musei,  regnano pochi dinosauri, per lo più ignoranti,  dediti solo alla costruzione del proprio dominio territoriale, ricchi gruppi finanziari, potentati locali ognuno con le proprie gallerie, artisti, critici d’arte, musei e mass media collegati  cui della cultura vera e della ricerca artistica interessa assai poco e dove, pur in una finta  ottica liberista, non esistono libertà, meritocrazia reale, ne’ regole condivise ed aperture agli  artisti che non siano conformi ai dettami del sistema.  

Poche gallerie sparse per il mondo, dettano le linee che confluiscono poi nel sistema anche dei musei ma, soprattutto,  trovano espressione nel conformismo delle grandi fiere d’arte, nelle grandi aste spesso truccate, soprattutto americane,  nel pompaggio mediatico di alcuni artisti nelle  televendite, per fortuna, almeno queste,  in declino, con conseguente presa per i fondelli di acquirenti e collezionisti.
La crisi economica ha ovviamente peggiorato questa situazione soprattutto per le gallerie, anche quelle più serie ma  senza grandi mezzi di sostentamento. Di quelle che sopravvivono, molte sbarcano il lunario  grazie allo sfruttamento di artisti, soprattutto giovani, organizzando i più incredibili concorsi o mostre collettive a pagamento.  

Insomma gli artisti, quelli che in fondo dovrebbero essere i veri, unici artefici dell’espressione umana e del sistema arte, attraverso le cui opere esso si alimenta, non contano quasi nulla, o peggio sono facile preda di truffatori o speculatori. Stesso discorso per molti critici o sedicenti tali .I pochi capaci ed onesti, le gallerie e direttori di musei che non vogliono vendersi, o seguire le linee, le mode ed i modelli artistici imposti dal denaro, sono in gran parte costretti ad operare, come tanti artisti, pur meritevoli e che fanno vera ricerca,  nel sottobosco.

Dunque, semplificando, abbiamo:
-grandi gruppi mercantili, fondazioni, gallerie, direttori di musei che monopolizzano e decidono le regole e condizionano il mercato del pubblico meno avveduto;
-nel sottobosco: piccoli mercanti, galleristi, organizzatori di eventi improvvisati che, per sopravvivere,
-infine qualche raro critico illuminato o gallerista, che ancora sanno amare l’arte al di là delle convenienze e del mero profitto personale .

Il problema di fondo è che non esistono dei criteri minimi di valutazione che consentano una selezione degli artisti più interessanti presenti sul territorio che, a mio parere, dovrebbero essere fondati su:

-originalità, unicità e coerenza del percorso artistico nel tempo,
-qualità  e tecnica espressiva unite a d attualità ed originalità dei temi e nella poetica,
-rivalutazione , accanto alle attuali forme d’arte, della pittura e della scultura di qualità, ormai quasi assenti nelle grandi fiere d’arte, nelle esposizioni nazionali ed internazionali pubbliche e private,
- ma,, soprattutto, il giudizio su cosa sia arte o no dovrebbe essere formulato dopo  una seria e trasparente selezione, non decisa da monopoli privati, ma da parte di commissioni di persone competenti (artisti, critici, storici dell’arte, uomini di cultura ecc.) nominate dalle Istituzioni nazionali, comprese le associazioni d'arte. 

Insomma, anche qui servirebbe un bagno di democrazia sorretta da valori ed un minimo di etica e capacità di visione culturale e di regole, da parte delle istituzioni.

 Chiudo con una frase di uno dei pochi critici indipendenti in circolazione e che sintetizza perfettamente il degrado presente:

"..oggi la vera arte si trova  fuori dai palcoscenici mediatici negli studi di artisti spesso sconosciuti ma che fanno vera ricerca."

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